Ci sono due tipi di performance. Le buone performance e le performance CON IL GUIZZO.
Sai cos’è una perfomance con il Guizzo?
Io l’ho imparato a mie spese.
Appena finito il liceo ho scelto di seguire la mia passione e di fare l’attrice. Mi preparo per il provino per entrare in Accademia.
Io sono sempre stata la classica ragazzina diligente, studiosa… quando mi ci metto, le cose le voglio fare bene!!
Così mi preparo al meglio per la prova di ammissione. Studio molto, lavoro sodo, mi faccio aiutare da un attore professionista a cui chiedo di preparami bene.
Arriva il grande giorno. Faccio la mia performance, dando il mio 100%.
Non vengo presa.
Non venga presa in nessuna scuola in cui faccio l’audizione.
La delusione è fortissima, piango. Vedo il mio sogno infranto. Mi sento inadeguata. Non capisco dove ho sbagliato. Non mi dò pace.
Mi scontro con una realtà diversa da quella a cui ero abituata. Se a scuola prendi 4, gli errori li vedi segnati in rosso, in una gara sportiva dove c’è un cronometro, un traguardo a decretare il vincitore.
Lì no… lì c’è soltanto un verdetto. TU NO!
Fa male.
Qualche tempo dopo incontro per caso per strada uno dei rappresentanti della commissione.
Era fermo alla fermata dell’autobus. Vado verso di lui… ho paura di fargli la domanda che da tempo mi tormenta il cuore, ma ho bisogno di una risposta.
Mi avvicino e timidamente gli chiedo perché non sono stata presa, cosa hanno fatto gli altri meglio di me.
E lui mi risponde: “ eh non ti abbiamo presa perché non abbiamo visto il guizzo! Sei stata brava – come molti altri – ma noi vogliamo vedere il GUIZZO!
Ci ho messo un po’ a digerire quella risposta… l’ho ironizzata parecchio “hahahaha, non mi hanno presa perché non hanno visto il guizzo”.
Ma l’amara verità è che avevano ragione.
Dovevo smettere di ragionare come spesso la scuola o la famiglia ti insegnano: FARE BENE, ESSERE BRAVA; per andare in un’altra direzione: MOSTARE LA TUA UNICITA’, QUELLE CARATTERISTICHE CHE TI RENDONO DIVERSO DAGLI ALTRI, CHE TI FANNO RICORDARE.
Iniziando a ragionare così l’anno dopo entro finalmente in Accademia al Milano.
La battaglia è stata impegnativa. Non è facile lottare contro delle abitudini che ti hanno sempre in qualche modo protetta; MOSTRARSI è anche una bella presa di responsabilità verso te stesso.
Ma grazie a degli insegnanti straordinari ho lavorato giorno dopo giorno per portare fuori il mio GUIZZO.
E ho iniziato a provare gioia e divertimento in ciò che facevo.
Una buona performace è fatta sia da una solida base tecnica – da competenze che se vuoi salire su un palco o parlare in una conferenza o ad un Ted devi padroneggiare – ma anche dalla capacità di far arrivare la tua autenticità. Il pubblico deve pensare che quel messaggio, in quel modo, puoi dirlo soltanto tu.
Come si fa quindi a far uscire il GUIZZO?
Devi essere – almeno all’inizio – guidato da un buon Coach.
Solo un occhio esperto ed esterno sa vedere e convogliare le tue caratteristiche uniche nella giusta direzione e costruire con te il comunicatore che hai sempre voluto.
E’ un viaggio bellissimo, profondo, di consapevolezza, di creazione e scoperta. Che ti porterà a salire sul palco con passione, generosità e sicurezza.
….perchè il Guizzo fa la differenza!